Pneumatici estivi, invernali, 4 stagioni: facciamo chiarezza
In questa prima serie di post ci occuperemo di trattare i dubbi piò comuni che chiunque si affacci all’acquisto di pneumatici potrebbe trovarsi ad avere. Molte definizioni basilari sono già state ampiamente trattate su altri siti web, a cui rimanderemo occasionalmente, concentrandoci sugli errori e fraintendimenti sugli pneumatici che piò spesso abbiamo visto nel corso della nostra esperienza.
La distinzione in base alla stagionalità degli pneumatici è sicuramente una delle più note. La scelta dello pneumatico adatto in quest’ottica è fondamentale per garantire buone prestazioni in qualsiasi condizione atmosferica, e dopotutto non c’è molta libertà di scelta, in quanto verso la metà di novembre è obbligatorio sostituire le gomme estive con quelle invernali, sebbene ci sia una certa tolleranza. Ma andiamo con ordine.
Pneumatici estivi
Questi pneumatici sono riconoscibili esaminando il battistrada, infatti presentano delle scanalature longitudinali e trasversali. Utilizzare pneumatici estivi riduce notevolmente il rischio di aquaplaning. L’aquaplaning si verifica quando uno strato d’acqua si raccoglie davanti agli pneumatici più velocemente di quanto il peso del veicolo sia in grado di disperderla, come riportato in questo articolo. Questo provoca un’evidente difficoltà nel controllo del veicolo, che cresce proporzionalmente alla velocità e alla profondità dello strato d’acqua. La mescola degli pneumatici estivi è tipicamente più dura, per permettere una maggiore resistenza alle alte temperature dell’asfalto.
Pneumatici invernali
Gli pneumatici invernali, dal momento in cui danno il cambio a quelli estivi, restano obbligatori fino al 15 aprile. Sono anche detti “gomme termiche” o impropriamente “gomme da neve“, mentre sono in realtà pensati per una temperatura esterna di 7°C, garantendo aderenza su strade ghiacciate e bagnate. In questo caso, il battistrada risulta ricco di spigoli e angoli, proprio per favorire la trazione. Sono comunque riconoscibili dal simbolo in rilievo che raffigura un fiocco di neve con una montagna a tre cime. In questo caso abbiamo una mescola morbida, contenente silica, sostanza che mantiene una consistenza morbida a basse temperature.
Pneumatici 4 stagioni
Per evitare il cambio stagionale delle gomme è possibile optare per degli pneumatici 4 stagioni. Si tratta di una sorta di ibrido dei due tipi di pneumatico sopra elencati, al prezzo di prestazioni inferiori sia come gomme estive, che come gomme invernali. Ovviamente, questa maggiore flessibilità nel cambio gomme non significa che non debbano mai essere sostituite.
Quali scegliere?
Non esiste una risposta univoca. Per fare la scelta giusta, è necessario porsi alcune domande:
Quanti chilometri percorri in un anno con la tua vettura? Solitamente, entro i 10.000 km è consigliabile uno pneumatico 4 stagioni, poichè è da tener conto la durabilità dello pneumatico di 3 anni con un kilometraggio tra i 25.000 e i 35.000 km. Se si superano invece i 10.000 km e si viaggia molto, soprattutto fuori dalla propria città, conviene affidarsi agli pneumatici stagionali (estivi ed invernali) per una maggiore durabilità e affidabilità dello pneumatico nella giusta stagionalità.
In quale contesto ti trovi? Chiaramente, usare gomme invernali in inverno se ci si trova in montagna è consigliabile, essendo più sicuro per te e per gli altri, oltre al fattore legge già menzionato. Se invece ti trovi in una località di mare, è sconsigliabile usare degli pneumatici invernali, in quanto con temperature più alte lo pneumatico si consumerà maggiormente; per rispettare i termini di legge nel periodo invernale sarà buona norma portare catene o calze a bordo, usando prettamente pneumatici estivi o 4 stagioni. Tratteremo catene e calze in un futuro articolo.
Puoi dare un’occhiata alle nostre sezioni dedicate sul sito per scegliere tra tutti gli pneumatici estivi, invernali e 4 stagioni quello più adatto alle tue esigenze.